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Mirtilli: femmine e maschi hanno gusti differenti

James Hutton Limited, per conto del consorzio di selezione dei mirtilli, ha stipulato un contratto con Delytics Ltd per aiutarli a selezionare nuove varietà che saranno sempre gradite dai consumatori.

Delytics sta aiutando il consorzio a individuare le varietà di mirtillo che piaceranno a più gruppi di consumatori con preferenze di gusto distinte. L’obiettivo è quello di seguire la maturazione di ciascuna varietà nel tempo per determinare il suo sviluppo gustativo e l’accettazione prevista da parte di specifici mercati target.

La dottoressa Susan McCallum (nella foto), che gestisce il programma di selezione dei mirtilli di James Hutton, afferma che la riconosciuta esperienza di Delytics nell’ottimizzazione del gusto delle colture è fondamentale per il loro programma di selezione incentrato sul consumatore. “Stiamo cercando di selezionare i mirtilli per un gusto costante di alta qualità. Per noi è molto importante capire la scienza che sta dietro al gusto, in modo da sapere quali varietà piaceranno ai consumatori. Delytics ci sta aiutando a raggiungere questo obiettivo analizzando come il Brix e l’acido cambiano nel tempo in ogni varietà, quanto piaceranno ai consumatori e il momento migliore per la raccolta per un gusto ottimale”.

Precedenti ricerche sensoriali condotte dal James Hutton Institute hanno evidenziato variazioni nelle preferenze di gusto per i mirtilli in diversi gruppi di consumatori. La più notevole di queste era tra i consumatori maschi e femmine, con i maschi che tendevano a preferire il consumo di piccoli mirtilli dal sapore aspro nel porridge o nello yogurt e le femmine che preferivano fare uno spuntino con mirtilli più grandi e più dolci.

Il dottor McCallum afferma che il lavoro che il consorzio di breeders sta svolgendo con Delytics ha il potenziale per consentire loro di selezionare specificatamente varietà di mirtilli che soddisfino le aspettative di gusto di consumatori specifici.

Il quadro di monitoraggio utilizzato per questo progetto è stato inizialmente progettato da Delytics per aiutare il programma di breeding di lamponi del James Hutton Institute a sviluppare un nuovo protocollo incentrato sui consumatori nel 2018. I protocolli di monitoraggio di Delytics vengono ora utilizzati anche per contribuire a garantire che la maggior parte dei mirtilli e delle ciliegie sviluppate da James Hutton sia gradita ai consumatori.

Il dottor McCallum afferma: “Delytics sta svolgendo un ruolo davvero importante nell’aiutarci a capire il ruolo che il Brix e l’acidità svolgono nel fornire il sapore delle nostre bacche, in modo da poter garantire che quelle che selezioniamo saranno sempre gradite ai consumatori. L’analisi dei dati che stanno facendo ci dirà anche il momento migliore per raccogliere le bacche per essere sicuri che il sapore venga fuori ogni volta”. “Vogliamo che i coltivatori siano sicuri che quando investono nelle nostre cultivar e seguono le nostre istruzioni per la coltivazione e la raccolta, otterranno sempre un buon ritorno”

Certificato adesione "Disciplinare Agricoltura Integrata e Controllata"
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Crostata alla confettura extra di mirtilli

INGREDIENTI:

  • 500 gr di farina,
  • 200 gr di zucchero,
  • 200 gr di burro,
  • 3 uova,
  • una bustina di lievito x dolci
  • 220g di confettura extra di mirtilli Calaberries

PROCEDIMENTO:

In una ciotola metti la farina, lo zucchero, un pizzico di sale, il lievito e mescola.

Aggiungi le uova, il burro fuso e mescola il tutto fino ad ottenere un panetto! Puoi avvolgerlo nella pellicola o lasciarlo sotto un canovaccio, riposerà per circa trenta minuti!
Infine, riprendi il panetto e dividilo a metà, una parte stendila aiutandoti con due fogli di carta forno e il mattarello.

Adagia il disco ricavato in una teglia e farcisci con la confettura extra di mirtilli Calaberries.
Prendi l’altra parte del panetto rimasto e, aiutandoti sempre con la carta forno e il mattarello, stendi il disco e taglialo a strisce per decorare la tua crostata.
Inforna e…. buona merenda!!!

By Emanuela e Rebecca Bartucca

Rebecca e la crostata
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Biscotti morbidi con mirtilli neri

INGREDIENTI:

  • 280 g di farina
  • 100 g di burro
  • 1 uovo (medio)
  • 1 arancia (non trattata) o 1 limone
  • 100 g di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di lievito in polvere per dolci (6-8 grammi)
  • Mirtilli freschi o essiccati
  • Zucchero e zucchero a velo

PROCEDIMENTO:

In una ciotola lavorare il burro ammorbidito e tagliato a pezzetti con lo zucchero. Aggiungere l’uovo, la buccia grattugiata dell’arancia, dopo averla ben lavata, il succo di metà arancia, circa 50 ml, la farina setacciata e il lievito.

VARIANTI: Il succo di arancia può essere sostituito con il succo di limone, con il nostro Nettare di mirtilli, con acqua o con latte nella stessa misura. Tenendo presente che il latte tenderà a far lievitare un pochino meno i biscotti e che invece il succo darà loro molto profumo. Ho provato anche con l’acqua, mantenendo però la buccia grattugiata di mezzo limone, e il risultato è ottimo.

Lavorare l’impasto con un mestolo e toccarlo il meno possibile. L’impasto sarà morbido, ben amalgamato, un po’ appiccicoso. Aggiungere i mirtilli, lavati (se sono disidratati meglio metterli prima un’ora in ammollo), formate un panetto con le mani, avvolgetelo nella pellicola per alimenti e lasciatelo riposare in frigorifero per 1-2 ore.

VARIANTI: I mirtilli possono essere sostituiti da uvetta o gocce di cioccolato. Visto che i nostri mirtilli sono molto dolci, è possibile diminuire un po’ la quantità di zucchero (si può provare con 80g).

Riprendere l’impasto dal frigo e formare delle palline della grandezza di una noce (20 g circa), passarle prima nello zucchero semolato e poi nello zucchero a velo in modo da ricoprirle in maniera uniforme. Disporle distanziate (anche loro!) all’interno di due o più teglie foderate di carta forno.

Cuocere i biscotti nel forno già caldo a 180° per circa 15 minuti. Dovranno formarsi delle crepe lungo la loro superficie. I biscotti, avendo un solo uovo, non diventeranno dorati cuocendosi, ma saranno pronti anche se rimarranno pallidi. Quindi attenzione ai tempi di cottura, altrimenti diventeranno duretti.

Sarebbe meglio far raffreddare i biscotti prima di servire, anche se…è difficile resistere!

By Francesca Anacreonte

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LA POTATURA DEL MIRTILLO – 2a puntata

GLI STRUMENTI PER LA POTATURA

La potatura deve essere effettuata con strumenti puliti in modo da non favorire la propagazione di virosi o batteriosi tra una pianta e l’altra. E’ consigliato disinfettare gli strumenti regolarmente, almeno ogni qualche pianta. Terminata la potatura si procederà a disinfettare le piante utilizzando il rame per cicatrizzare le ferite.

 

TECNICHE DI POTATURA

La tecnica di potatura varia a seconda della tipologia di pianta (Northern Highbush o Southern Highbush) e alla zona climatica in cui avviene la produzione.

 

RICONOSCERE LE DIVERSE PARTI DI UNA PIANTA DI MIRTILLI

Per una corretta potatura è innanzitutto necessario imparare a riconoscere le diverse parti della pianta di mirtillo: le gemme a fiore, le gemme a frutto, i polloni centrali di un anno, i rami laterali di un anno, i rami laterali di due anni, le branche, il legno vecchio.

Gemme a fiore e gemme vegetative
Polloni centrali di un anno

Si tratta di polloni di un anno, lunghi da 50 cm a 100 cm. Per una corretta potatura occorre lasciarne da uno a due per ogni anno. I polloni di un anno possono produrre piccole quantità di frutti alle estremità e sviluppano branche laterali negli anni seguenti. Una buona potatura ne favorisce un buon sviluppo per la produzione futura.

I rami laterali di lunghezza 20-30cm sono i migliori per una produzione di alta qualità. Lasciare da 3 a 6 germogli a fiore all’estremità e da 3 a 6 gemme vegetative alla base in modo avere il migliore equilibrio tra frutti e foglie.

I polloni laterali al secondo anno sono i migliori. Non lasciare più di 5-6 rami laterali per pollone per evitare sovrapproduzione. Lasciare 25-30 gemme a fiore, che produrranno da 200 a 240 fiori, pari a 400-500 grammi di frutti. Potare l’estremità e togliere il legno vecchio e i laterali in eccesso.

Il legno vecchio di 3 anni ha bassa vigoria, molte gemme a fiore e poche gemme vegetative. E’ molto importante rimuovere il legno vecchio che ha uno squilibrio tra gemme a fiore e gemme vegetative e produce mirtilli di scarsa qualità.

Rami laterali di due anni, Pollone di due anni (foto Fall Creek)
Legno vecchio (> 3 anni)
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LA POTATURA DEL MIRTILLO – 1a puntata

La potatura è un’operazione di importanza fondamentale per massimizzare la qualità e il risultato economico di qualsiasi impianto di mirtillo gigante (Vaccinium corymbosum).
La potatura per il mirtillo deve essere effettuata ogni anno; si inizia con una potatura da allevamento per i primi 2-3 anni per poi passare a una potatura da pianta in produzione per tutti gli anni successivi che, per una pianta ben curata, possono essere da 15 a 20. Senza l’adeguata potatura la pianta del mirtillo cresce molto sia in altezza che in estensione e tende a produrre tanti frutti ma piccoli, per seguire la naturale propensione della pianta a massimizzare il numero di semi prodotti e sparsi nell’ambiente.
Le ragioni per cui viene effettuata la potatura del mirtillo sono:

  • favorire la crescita del legno giovane, che produce frutti di migliore qualità
  • mantenere un’impostazione della pianta aperta, che migliora la circolazione dell’aria, apre il centro della pianta alla luce del sole e riduce le malattie;
  • mantenere la produttività incoraggiando la crescita di nuove branche che producono frutti;
  • rimuovere i rami morti o danneggiati;
  • pulire la parte bassa della pianta rimuovendo le branche poco vigorose o affastellate;
  • aumentare la qualità della frutta perché l’arbusto è nel giusto equilibrio tra gemme a fiore e gemme vegetative;
  • selezionare le branche e i polloni in modo ottimizzare la produzione;
  • rendere i frutti più accessibili e ridurre i costi di raccolta.

La potatura del mirtillo richiede un po’ di “estro”, nel senso che durante la potatura più che seguire un metodo preciso, come si fa con more o ribes, si dovrà potare in modo “creativo” avendo in mente i criteri generali e l’obiettivo della potatura.
Lo scopo finale della potatura è avere una pianta di forma corretta e con il migliore equilibrio di branche e polloni.